Bubi, coraggio, andiamo nel tuo lettino adesso.
Ma io sto bene qua…
Dai che non sei più malata. Conto fino a tre. Uno. Due.
Eccomi. Adesso devi dire tre.
Tre. Adesso nel tuo letto, forza.
Aspetta che voglio vedere Bubino.
Fai piano però.
Guarda come dorme. E’ dolcissimo quando dorme. Sembra piccolo. Piccolissimo.
Hai ragione, Bubi, è veramente dolce.
Gli faccio una carezzina.
Piano, tesoro.
Il Bubino è bellissimo. E’ il più bello di tutti i fratellini. E anche il più morbido. Gli altri fratellini sono pelosi.
Ah, davvero?
Anche tu sei bellissima, mamma.
Grazie tesoro. E anche tu sei bellissima. Ho fatto due bambini proprio bellissimi.
Quando hai fatto me ero un coniglietto, sai? Poi una fata mi ha trasformata in una bambina.
Ah, sì?
Sì, non ti ricordi?
Veramente no.
Mamma, mi racconti quella dei coniglietti?
[n.d.a. quella dei coniglietti è una specie di saga a puntate che va avanti da mesi. E’ iniziata come la storia di una mamma coniglia, che aveva dieci coniglietti, otto bravi e due molto birichini, che ne combinano di tutti i colori. Ogni sera la Bubi mi dà l’incipit per la puntata e io me la invento con il suo contributo.]
Dove vanno oggi i coniglietti?
Dalla Nonna Sara.
Bla bla bla bla bla bla bla bla. Adesso tutti i coniglietti vanno a nanna che sono molto stanchi. Forza giù la testina anche tu che è tardissimo.
Mettimi bene le coperte.
Ecco.
Mettile benissimo.
Ecco le ho messe benissimo.
E dammi il braccino.
Così?
No, senza questa. [n.d.a. la manica]
Ok, adesso chiudi gli occhietti.
Pcù pcù pcù pcù pcù.
E questo cos’é?
Sono le pale del mulino che girano.
Bene, ma anche le pale adesso sono stanche e fanno le nanne.
Sì, si sono fermate. Mettimi bene le coperte.
Ecco.
Mettile benissimo.
Ecco fatto. Adesso dormi.
Ci son due coccodrilli ed un orangotango…
Bubi, adesso basta. Silenzio e nanna.
…
Non le voglio più le coperte che sennò non mi addormento.
Stai come vuoi, basta che dormi.
…
Mamma?
Dimmi.