Immagino e mi auspico che la blogsfera tutta si infiammerà a dovere su questo articolo del mio giornale “preferito”, Libero. E spero non vi stufiate a sentirne ancora da me, soprattutto senza un’adeguata serie di link a proposito. Scusate, son mamma, non ho tempo.
E’ che questo signor Camillo, mi ha fatto veramente incazzare.
Se sapessi dove abita avrei la seria tentazione di rigargli la macchina, sgonfiargli le gomme, sedermi sul cofano della sua auto con tutto il mio peso di bismamma. Ma siccome sono una persona civile e beneducata, e soprattutto siccome non so dove abita, mi limiterò ad una serie di domande.
Perché un giornale nazionale spreca inchiostro per queste tesi da retrogradi?
Perché un signor Camillo qualsiasi ha la faccia tosta di pubblicare un’aberrazione del genere?
Perché la sua rubrica si chiama “libero pensiero” e non “pensiero medievale”?
Lo sapete perché?
Perché questa tesi è sostenuta. Da una buona parte della nostra povera Italia.
Perché è a questo che sta portando tutto lo sgretolamento dei servizi per la prima infanzia e per le mamme. A togliere le donne dai posti di comando. A riportarle dentro casa. Fuori dall’Università. Fuori dai posti di lavoro che contano. Fuori dalle stanze dei bottoni.
Se fate figli, siete fuori.
Ma se non fate figli, siete fuori lo stesso.
Perché tanto non contate un cazzo.
Meno male che c’è chi si incazza sul serio, ai piani alti. Come la ministra Fornero contro la rappresentanza del forum dei giovani arrivata ieri. Non c’era nessuna ragazza tra loro. E lei gli ha fatto una capa tanta.
“Questo è un atteggiamento culturalmente sbagliato, che non porta da nessuna parte”, ha dichiarato.
Ecco.
Adesso scatenatevi.
Per favore.
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