“Amore, ti devo dire una cosa importante.”
“…”
“Se mi vedi triste in questi giorni, è perché la nonna bis si è sentita male, si è addormentata e non si è più svegliata”.
“E’ morta?”
“Sì, Bubi.”
“Succede così quando si diventa vecchi vecchi, mamma. A un certo punto si muore.”
“Hai ragione, amore, ma fa tanto male.”
“Eh, ma non si può mica vivere per sempre.”
Mi aspettavo di dover essere io a consolarla. A dover cercare le parole per spiegarle certe cose. Il come e il perché. E invece è successo l’esatto opposto. E’ stata una bambina di 4 anni a confortare me.
Che ci crediate o no, mi sono sentita molto meglio.
Mia nonna Catin è mancata improvvisamente. Sul web c’è. E se volete trovate la sua testimonianza qui.
grazie di aver condiviso la testimonianza di tua nonna bis (anche da noi c’è una nonna bissetta ancora super sveglia che ci racconta di roma città aperta)…forse i bambini accettano la morte in modo più “sereno” perchè non hanno paura del dolore, o forse perchè non associano le due cose, almeno a me fa paura per quello, e per il timore di non aver più il controllo di me, pensa che Matteo mi ha detto: ma anche il mio amico robi quando diventa vecchio vecchio vecchio muore e va in cielo? e anche a lui vengono le ali? (sai io gli dico che chi muore diventa un angelo, forse un po’ ci credo) e poi come facciamo a giocare con le ali? ((= però ha capito che chi muore non torna più e non lo può più vedere e a volte si commuove e mi si stringe il cuore quando vedo i suoi occhi lucidi domandarmi se quando moriamo c’è un letto per stare tutti noi vicini in cielo…
sai ieri cosa mi ha detto Matteo?: “ma quando muoio e poi rinasco, lo scheletro non c’è?” e io: no, non c’è, ma ci sono le mani, le braccia, le gambe, la testa. “E i capelli?” Si, dico io, anche i capelli, e puoi scegliere il colore che vuoi. Ci pensa un pò e poi dice convinto: marroni! (lui li ha biondicci). Poi chiedo a Sara: e tu Sara? di che colore li vuoi? e lei: Rosa! senza nessuna esitazione (non avevo dubbi!)
Hihihihih la tua bimba sarà una pink punk 🙂
un abbraccio…
molto spesso per loro le cose sono semplici. siamo noi che le complichiamo….dovremmo imparare…..un bacio
Il racconto di tua nonna è commovente.
Un abbraccio da tutti noi.
La nonna è un pezzo di noi, sarà sempre con te, un abbraccio.
Grazie Federica. Me la sento addosso questa – chiamiamola – responsabilità di raccontare alla Bubi quel pezzo di me e di lei.
i bambini ci colgono sempre di sorpresa, ed è una fortuna!! meno male che si sono loro a rendere più facile la via. ti sono vicina. ciao
Grazie, Clara. Per fortuna!
….sai, io credo profondamente che i bambini, come noi che ce lo siamo dimenticati poi strada facendo, sanno perfettamente cos’è la morte, sanno che è naturale parte della vita, come il dolore, e vivono tutto questo con la dignità di chi si sente parte delle vita in tal senso. E spesso siamo noi adulti che, nel più o meno conscio bisogno di proteggere noi stessi dal dolore, neghiamo (non è il tuo caso) o nascondiamo la morte a loro, che sanno meglio di chiunque altro accettare tale evento. Ti abbraccio forte, porta con te ciò che tua nonna ti ha lasciato standoti accanto, il dolore sarà più dolce e lei vivrà ancora con te.
Accidenti se hai ragione, Erika. Grazie. Non avrei saputo spiegarlo meglio.