Ti rendi conto che sono cresciuti quando si intrattengono tra di loro senza bisogno di te. Anzi, a volte sembra quasi che la tua presenza li infastidisca.
“Vai via, mamma, sto leggendo io al Bubino”.
“Vai via, mamma, ci siamo già messi d’accordo”.
Ti rendi conto che sono cresciuti quando hanno il loro giro di amici con cui condividono routine e segreti. Un mondo da cui tu sei esclusa. Si salutano tra loro come navigati adolescenti. Ridacchiano e si sussurrano frasi all’orecchio. Si scambiano commenti sui vestiti.
L’altro giorno ho sentito il Bubino mostrare tutto fiero la maglietta al suo amico Mathias e dire: “Hai visto che bello che sono oggi?”.
Ti rendi conto che sono cresciuti quando se ne stanno dalla vicina per oltre un’ora senza che tu riceva alcun segnale di allarme.
Era solo un anno fa che la Bubi si è fatta accompagnare fino al supermercato in lacrime, perché dalla vicina proprio non ci voleva restare. A quel tempo la vicina era la Féscion e suo figlio era l’Armato. Diciamo che aveva i suoi buoni motivi. Questa volta c’è Camilla, vulcanica e coinvolgente, e la sua mamma Anna, 40 kg di energia pura. Farsi allegramente i cavoli propri mentre i figli giocano sereni al piano di sotto davvero non ha prezzo.
Ti rendi conto che sono cresciuti quando finiscono per assomigliare agli adulti. Per le cose peggiori. Tipo la fiatella del mattino. O la flatulenza sotto le coperte.
Ti rendi conto che sono cresciuti quando ti sembra finalmente di avere l’energia e la forza di rimetterti in gioco. Anche fuori dalla famiglia.
E questa è cosa buona e giusta.
Sono incerta tra l’invidiarti e il tenermi quel pazzoide duenne stretto stretto finchè dura.
Suppongo continuerò a galleggiare tra le due sponde, come sempre.
Susibita
Perché, pensi che io non galleggi? 😉
io mi sentirei un pò triste al tuo posto….
si orgogliosa perchè sono sicuri e indipendenti…però…..
Cara, un po’ triste non mi sento affatto, anche se non ti nego che quando vedo anche il Bubino crescere così in fretta sotto i miei occhi avrei la tentazione di tirare il freno a mano. Ma poi mi dico che ogni fase della loro vita è meravigliosa, erano meravigliosi a 4 mesi quando mi riempivano dei loro gorgheggi, a un anno quando traballavano sulle gambette cicce, a due quando mi stupivano con i loro discorsi intelligenti. E continueranno ad esserlo. Mi dicono: “Ah, questa è la fase più bella”. Beh, la più bella in assoluto io non l’ho ancora trovata.
Io non sono ancora riemersa. E ti dirò che ultimamente da questo punto di vista sono proprio in crisi. Basta guardare lo stato di aggiornamento del blog. E dire che scrivere mi piace moltissimo! Il tuo post però mi da coraggio…
Dio come ti capisco!!!
Ehi, felice che ti dia coraggio. Serve a questo condividere, no? Un abbraccio, in bocca al lupo
splendido giulia, credo voglia dire due cose fondamentali:
1) fino ad ora hai fatto un buon lavoro
2) con un po’ meno stress non potrai che continuare a far meglio
gasati e galleggia allora!
Grazie Foggy, il galleggiamento di cui sopra però vuol dire che in realtà le cose non sono mai date per scontate una volta per tutte. Quando canto vittoria troppo presto, vengo crudelmente smentita subito dopo. Mah. Ci piace vivere nella suspence.
l’ultima frase…parole sante cara mia, è una nuova gioventù!
peccato che non si veda esternamente!!!
Dopo il trucco parrucco ed estetizzo si vedrà, eccome se si vedrà!
allora poi voglio una foto della nuova giulia…caso mai dovessi incontrarti non vorrei non riconoscerti!.
invece io dopo aver raggiunto i 37 anni e aver stroncato di netto la mi capacità riproduttiva sono tornata alla gioventù così intensamente che mi esce da tutti i pori…..meglio del botulino!!!!
Fantastico!!! Vorrei vederti anch’io… per la foto rimandiamo al dopo restauro (prenotato per domani)